SITE - SPECIFICITY, L'IMPATTO SUL TERRITORIO
Il progetto Woyzeck
rappresenta il vertice della ricerca artistica del Collettivo CERCLE e, in
questo senso, non antepone nulla alle scelte stilistiche ed espressive.
Nonostante ciò, il
lavoro sul territorio fa di Woyzeck un progetto artistico dal forte impatto
sociale, certamente politico nella accezione più letterale del termine, nel
senso che i concetti legati alla coesistenza sostenuti da questo collettivo non
vengono esplicati
ma posti in essere attraverso il fare artistico e i suoi processi produttivi.
La tendenza al
decentramento dei poteri (devolution) delle società contemporanee, sta dando vita, in ambito di politiche sociali, ad una
nuova tipologia di welfare
fondato sulla sussidiarietà
orizzontale e soprattutto su di una più stretta collaborazione tra settore pubblico
e privato.
In questo scenario
diviene sempre più fondamentale il ruolo del "Terzo Settore" come energia
nuova ed alternativa all'assistenzialismo dello Stato e alla legge economica del Mercato, come unico soggetto capace di
soddisfare bisogni legati alla vita quotidiana, al miglioramento del tenore di
vita, ai servizi culturali, e di fornire una alternativa concreta ai
modelli di cooperazione e scambio basati sulla legge del massimo profitto,
registrando al tempo stesso, come mostrano le indagini, una influenza positiva sia a livello di fatturato che di occupazione.
Su queste premesse poggia la convinzione del collettivo CERCLE di poter generare, attraverso la semplice attuazione del proprio personale processo di produzione artistica, elaborato nell'ambito della parallela esperienza di organizzazione di eventi (Festival Internazionale di Arti Visive e Performative RIFRAZIONI) e creazione artistica, modelli relazionali e produttivi virtuosi che invadano anche gli altri campi dell'attività umana.
FINALITÀ
Il collettivo CERCLE,
attraverso il progetto WOYZECK, persegue le seguenti finalità:
1 Promuovere la
libertà d'espressione, l’arte in tutte le sue forme, libera dalle influenze politiche e libera dalle logiche commerciali dell’intrattenimento di massa.
2 Sostenere il dialogo
interdisciplinare e interculturale costituendo una piattaforma di scambio tra
persone di diversa provenienza e formazione.
3 Portare l’arte nei
luoghi di interesse storico-culturale-naturalistico e negli spazi caduti in disuso, non
esclusi i teatri e le gallerie stessi, restituendoli al patrimonio collettivo e favorendone
una fruizione consapevole e responsabile.
4 Raggiungere quelle
frange del tessuto sociale assenti dai tradizionali luoghi deputati allo
spettacolo, favorendo la creazione di un vasto pubblico eterogeneo e
l’interazione fra gli strati sociali e favorendo la condivisione e l'espressione,
e con ciò la parziale risoluzione, delle situazioni di disagio individuale e
collettivo.
5 Abbattere le
barriere tra artista e fruitore e, nei casi in cui risulti inevitabile una qualunque forma di "musealizzazione", abbattere i sentimenti di indifferenza, estraneità e soggezione nei
confronti dell’opera d’arte, così tipici della nostra epoca.
6 Favorire lo
sviluppo dei settori socio-culturali e turistici, di modelli produttivi
partecipati, fondati su rapporti non-economici, sul baratto, sul riciclo, sulla
mutua assistenza, sulla valorizzazione delle inclinazioni personali di ciascuno.